Quale autobus bisogna prendere?

Questa settimana discutevo con un collega a proposito di un mercato dove da qualche tempo cercavamo un’ opportunità per costruire una rete distributiva, dopo un anno abbiamo trovato un partner, neppure il tempo di iniziare ed ecco che si presenta un’altra occasione altrettanto valida. “Sembra di essere a Londra dove aspetti per mezzora l’autobus e sul piú bello ne arrivano tre, che tutti ti portano dove devi andare… e non si sa quale prendere” commenta il mio collega, ed io penso anche che effettivamente in una cittá molto grande che non si conosce, difficilmente si sa precisamente quale autobus sará il piú veloce od il piú comodo per il proprio viaggio.
Ripensando a questa associazione autobus-opportunitá commerciale condivido qualche pensiero per riflettere se di fronte ad occasioni concomitanti, si possano rendere le nostre scelte  meno “azzardate”… 
1) Il presupposto della scelta multipla alla fermata del bus, come in un mercato che si sta approciando, arriva dopo un periodo di attesa. Nel caso del bus puó essere investita nel reperire maggiori dettagli sul percorso o sulla meta di arrivo, chiedendo informazioni ai passanti, studiando la cartina o ricercando su internet informazioni aggiuntive sul tragitto e le modalità di percorrenza. Trasferendo la riflessione all’opportunità di business, il momento di attesa può essere una grande occasione per raccogliere informazioni sul mercato, chiedere ad altri player non direttamente coinvolti nelle nostre scelte impressioni e suggerimento, insomma un momento dove poter analizzare ogni informazione utile per essere pronti qualora si presentasse il momento di agire. In questo modo di fronte a più autobus, così come a più partner disposti a fare business con noi, si potrebbe individuare quella che potrebbe essere la scelta migliore.
2) Se vedo distintintamente arrivare piú mezzi, la tentazione di prendere il primo che arriva é alta, magari senza comparare il tempo di percorrenza del tragitto, non controllando se ci sono posti a sedere. Anche per le opportunitá commerciali, l’attesa ha la controindicazione di inibire il controllo e le valutazioni strategiche. Il rischio di scegliere comunque la prima opportunitá a prescindere, magari solo perchè snervati dall’attesa, è molto alto, di conseguenza alte sono le probabilitòà di prendere la decisione meno corretta.
3) Quando arrivano gli autobus non c’é piú il tempo di fare ulteriori analisi, la decisione dev’essere presa velocemente, si ha solo forse il tempo per riconoscere se il numero del bus e quello giusto e di capire il tipo di guida dell’autista (da come si approccia alla fermata), ma non piú di una semplice impressione. Potrebbe essere una banalitá ma il mio suggerimento per il mondo lavorativo é quello, anche se pressati dalla fretta di decidere, di valutare le sensazioni “a pelle”, ovvero quelle impercettibili captazioni che generano positivitá o negativitá dopo il primo (magari anche fugace) incontro  con una persona e l’opportunitá che rappresenta.
Ogni scelta rappresenta una decisione, un momento di svolta che va fatta nei tempi giusti (altrimenti si rischiano di perdere tutti gli autobus che passano) avendo chiari gli obiettivi (la fermata a cui scendere) e le modalitá (si é deciso di prendere un autobus, non un taxi…), poi durante il percorso ci si potrebbe accorgere di aver preso il mezzo sbagliato (si é letto male il numero) quindi bisogna anche  avere il coraggio di scendere ed aspettare ancora. Una consolazione… I treni passano poche volte, gli autobus invece sono molto piú frequenti e potrebbero essere píu comodi a patto di conoscere la meta, il percorso e le fermate giuste, … anche a Londra.

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