2016

Ultimo post del 2016, anno bisestile, tempo di bilanci e di propositi.
Ad inizio del 2016 mi proponevo:
      1)      PARLARE MENO ASCOLTARE DI PIÙ MA SENZA RINUNCIARE AD ESSERE FERMO IN CUI CREDO
      2)      DIRETTO MA CHIARO
      3)      + QUALITÀ LAVORATIVA = + QUALITÀ DI VITA
Sul punto 1) sicuramente ho fatto dei passi in avanti e posso senza lasciare adito a dubbi di non aver ceduto nelle cose in cui credo anche a rischio di ripercussioni o di “danni” collaterali.
Sottolineo però ancora come non debba mai essere sottovalutato l’ascolto, soprattutto durante incontri con persone con molta esperienza con i quali si hanno poche opportunità di dialogo. Un piccolo trucco, quando durante il meeting ci si chiede: “Devo intervenire adesso o devo ascoltare ancora?” e si prende in mano una penna per annotare quello che si voleva dire senza parlare, significa che si sta ascoltando e spesso succede che ciò che si è scritto venga superato dalle parole del proprio interlocutore, che appunto perché interessante sa esaudire i nostri dubbi e le nostre domande in anticipo.
Altra piccola considerazione, se durante un incontro il nostro parere viene richiesto probabilmente l’attitudine all’ascolto delle nostre opinioni è maggiore così come il valore che gli viene attribuito.
Il punto 2) prendeva in considerazioni l’evitare situazioni di ambiguità senza lesinare un intervento diretto, che devo dire per l’anno in corso non sono state così marcate come forse erano state in passato. Purtroppo in alcuni casi gli altri possono leggere ambiguità quello che invece è per noi un chiaro passaggio interlocutorio, che comunque tende al risultato ed alla metà che invece sono ben chiari. Non è chiaro per chi interagisce con te? Semplice, spiegalo.
Totale fallimento invece il punto 3, la maggior qualità lavorativa complici alcune situazioni delicate non è stata raggiunta anzi è avvenuto un peggioramento, che ha portato con se una peggiore qualità di vita. Due giorni fa ho avuto un attacco di labirintite che mi ha costretto a cure mediche per intervenire su un equilibrio psicomotorio che non voleva saperne di farmi stare in piedi senza vertigini…
Stress? Troppo lavoro? Non lo so ma voglio iniziare il 2017 meglio di come l’ho terminato quindi per dimostrare almeno un po’ di buona volontà stacco la spina e ci rivediamo il 12 gennaio!

Si avete capito bene il 12 gennaio e non il 5 gennaio, perché se voglio maggiore qualità di vita quando si decide di staccare bisogna farlo davvero e quindi anche il mio blog può attendere una settimana il ritorno di un Alessandro più in forma! Buona fine e buon inizio!

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