Il traffico

A chi non è mai capitato di essere imbottigliato nel traffico? L’esperienza di dover andare in un luogo e trovarsi completamenti bloccati, perché attorno a noi tutti sono fermi e nulla si muove? Questa settimana di fronte ad un concatenarsi di attività e di processi in lento movimento, mi sono trovato con un collega ad affermare: “C’è troppo traffico … dobbiamo trovare il modo di uscirne in qualche modo!”. La metafora del traffico traslata nel mondo del lavoro è molto interessante perché rappresenta in modo esaustivo una situazione di impotenza, imbottigliati con possibilità di movimento ridotte al lumicino.
Considerando il traffico automobilistico possiamo affermare che in genere è contraddistinto da un insieme di persone che andando tutte nella stessa direzione, percorrono la medesima strada, spesso per raggiungere la stessa meta. Nel mondo del lavoro, tutta l’organizzazione ed i dipartimenti che svolgono le loro attività in maniera concatenata per raggiungere gli obiettivi aziendali.
Tutto può svolgersi in maniera regolare, senza intoppi fino a che non succede qualcosa che interrompe questo flusso, tipo:
a.       Un incidente (che può essere rappresentato da un intoppo nei processi aziendali, piuttosto che nel sistema informativo).
b.       Da una manovra non corretta da parte di uno dei guidatori, basti pensare ad una frenata improvvisa che a catena si propaga sulle macchine che seguono (nel mondo del lavoro un errore di un operatore nello svolgere le sue mansioni che causa il successivo rallentamento di tutti processi a valle).
c.       Da lavori in corso lungo il tragitto. (si pensi all’anomalia o alla manutenzione di alcune macchine).
A questo punto è interessante riflettere su quali possono essere gli stratagemmi per poter evitare il traffico:
a.       Una pianificazione attenta potrebbe essere quella di posticipare o anticipare il tragitto che potrebbe essere intasato, studiando gli orari di partenza o i break (sempre nei processi aziendali potrebbe significare mutare gli orari di pianificazione dei processi sotto stress).
b.       Lo studio di percorsi alternativi (in azienda rappresentato da soluzioni alternative allo stesso processo, un outsourcing rispetto ad una produzione interna).
c.       L’utilizzo di mezzi alternativi come il treno piuttosto che l’autovettura (la sostituzione di strumenti o macchinari che consentono l’efficientamento dei processi).
Ma aldilà del significato e della pianificazione, quando nostro malgrado ci si trova coinvolti o bloccati nel traffico ad esempio in autostrada, come si può reagire:
a.       Cercando subito di cambiare tragitto, con il rischio, come spesso accade però che il nuovo percorso si riveli ancora più lento di quello originale. (In autostrada uscendo alla prima uscita con il rischio di trovarsi bloccati anche nel percorso alternativo, così come in azienda ad esempio cambiando un fornitore che dava problemi con uno ancora peggiore).
b.       Di innervosirci e di cominciare in modo frenetico a cambiare corsia per cercare quella più veloce (con il rischio di accorgersi che le macchine che seguivano vanno più velocemente, così come in azienda accorgendosi che la soluzione tampone peggiora ulteriormente la situazione).
c.       In modo forse più intelligente impiegando il tempo di attesa per fare qualcosa altro (in autostrada pianificando una sosta diversa od un cambio di programma degli spostamenti piuttosto che in azienda dedicando il tempo per anticipare lo svolgimento di altre attività pianificate successivamente, per poter evitare ingorghi futuri).

Una situazione di traffico è una situazione di disagio ed se si conosco le cause dell’imbottigliamento, spesso non esistono ricette magiche istantanee. Molto più proficua è invece una pianificazione anticipata ed uno studio preventivo delle alternative. Ma la componente più interessante è forse quella esperienziale che permette proprio grazie all’esperienza di evitare situazioni che potrebbero sfociare in congestionamento, piuttosto che guidarci ad una non-azione consapevole o ad una reazione istantanea con l’obiettivo di uscire presto dal traffico, ma soprattutto di evitarlo in futuro.

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